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300 agricoltori in protesta davanti al Consorzio di Bonifica Sud a Vasto

VASTO | “Diciamo no agli aumenti tariffari” Un mare di bandiere di Cia, Copagri e Confagricoltura ha invaso questa mattina, sabato 20 febbraio, il piazzale antistate la sede del Consorzio di bonifica Sud a Vasto.

 

Circa 300 gli agricoltori intervenuti al sit in organizzato dalle tre organizzazioni di categoria per dire no agli aumenti del 57 % del canone consortile 2016. Tariffe diventate insostenibili per il mondo agricolo, soprattutto a fronte di servizi erogati in maniera inadeguata da parte del Consorzio, alle prese, a sua volta, con una situazione economico-finanziaria drammatica. Il passivo della struttura non è stato ancora pienamente documentato, ma informalmente il commissario Rodolfo Mastrangelo ha stimato che possa aggirarsi sui 25 milioni di euro.
Il commissario Mastrangelo ha incontrato una delegazione di manifestanti composta dal presidente Cia Chieti Pescara Nicola Antonio Sichetti, dal direttore Cia Chieti Pescara Alfonso Ottaviano, dal presidente regionale Copagri Camillo D’Amico, da quello provinciale Aquilino Mancini e dal responsabile della Cooperativa Euroortofrutticola di San Salvo Nicolino Torricella. L’incontro si è svolto alla presenza del consigliere regionale Mario Olivieri.
Due le richieste avanzate da Cia, Copargri e Confagricoltura: azzerare l’aumento del 57% del canone consortile, revocando la delibera del 12 dicembre scorso voluta, in maniera unilaterale, dall’ex commissario Giampiero Leombroni, e garantire i servizi da erogare per l’anno in corso, visti i gravi disservizi del 2015.
L’incontro si è concluso con il commissario che ha escluso la possibilità di ridurre il canone per l’anno in corso, dicendo che “i ruoli sono bloccati e c’è una situazione ipotecata presso la tesoreria”, ma ha promesso di azzerare l’aumento a partire dal 2017, quando l’opera di risanamento della struttura sarà entrata a regime. Il commissario ritiene di poter recuperare circa un milione di euro l’anno, spostando perciò in là nel tempo l’obiettivo del risanamento.
Uno spiraglio, però, è arrivato dalla politica. Il consigliere Olivieri ha proposto la costituzione di un fondo regionale per far fronte alle necessita del Consorzio di bonifica e riuscire almeno a sospendere l’aumento tariffario. Olivieri ha fissato un incontro per martedì prossimo a Pescara con il presidente Luciano D’Alfonso per tentare di risolvere il problema.
Il mondo agricolo è pronto a partecipare al risanamento del Consorzio che eroga servizi fondamentali, ma di fronte ad aumenti così alti è scoppiata la rabbia soprattutto dei piccoli imprenditori agricoli, abbinata ad esasperazione e sfiducia. Le organizzazioni di categoria hanno così dovuto anche fare da filtro, guidando con senso di responsabilità la protesta, evitando che degenerasse.
Per quanto riguarda i disservizi del Consorzio, più volte è stato ricordato come nell’estate 2015, in particolare, 20 giorni di interruzione del servizio irriguo, a causa di una rottura dell’adduttore principale (che presentava problemi da tempo) ha causato danni per centinaia di milioni di euro. A settembre scorso, inoltre, ci sono stati due giorni di pioggia che hanno provocato un’alluvione, che ha costretto la Regione a chiedere lo stato di calamità naturale, ma la stessa alluvione è stata provocata non solo dalla forza della pioggia ma anche e soprattutto dalla mancata manutenzione: fossi e canali non vengono ripuliti dal Consorzio da una quindicina d’anni.

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