L’emodinamica può essere garantita dove c'è un bacino di 300mila abitanti
VASTO | “Accetto confronti e nessun tipo di strumentalizzazione. Ci sono persone - ha detto questa mattina il sindaco Francesco Menna durante la conferenza stampa sull’Emodinamica a Vasto - che addirittura stanno organizzando scioperi perché parlano
di un ospedale che sta chiudendo. Attenti a seguire questi lupi della disinformazione. Anni fa la città ha avuto consiglieri regionali che bene sanno cosa sia l’Emodinamica, perché hanno inaugurato sale vuote. Voglio dire la verità ai cittadini. Una legge nazionale dice che l’emodinamica può essere garantita laddove c’è un bacino d’utenza di 300mila abitanti e si superano 250 prestazioni all’anno. Vasto purtroppo non ha 300mila abitanti e quindi per il criterio del bacino d’utenza non meriterebbe l’emodinamica. Qualche consigliere del passato –ha concluso Menna- strumentalizza la vicenda e probabilmente c’è qualche parlamentare che, ancora supera la fase delle primarie, e continua in maniera demagogica a parlare del servizio di emodinamica. Consiglio ai parlamentari del territorio di aiutarmi e proporre la revisione di questa legge”.
A confermare che l’ospedale San Pio di Vasto non ha i numeri per l’emodinamica è stato l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, che ha presentato due possibili alternative: l’accordo di confine con il Molise o attrezzature adeguate e un team di medici di emodinamica.
“All’inizio dell’anno nuovo - ha spiegato Silvio Paolucci - dobbiamo attrezzare la sala per fare i lavori e installare l’angiografo, già acquistato, poi contestualmente continueremo a lavorare per la rete delle prestazioni che garantisca il massimo della sicurezza”.