Editoriali

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Il collega Bottone,  l'asfalto ed il commissario di Celenza

SAN SALVO | Il collega (ed amico) Francesco Bottone, giorni fa, ha “quantificato” quanto “guadagna” il Commissario prefettizio di Celenza. Poi mi ha inviato l’articolo, scrivendomi che un “giornalista d’apparato”

come me non l’ avrebbe mai fatto, intendendo forse che non l’avrei fatto per mancanza di coraggio. Il collega Bottone (cui mi lega un antico rispetto) mi sfotte perché, in fondo, sa che il coraggio non mi manca e glie lo dimostrerò.
Posto che nessuno è intoccabile e la nostra funzione non è né di tutelare e né di turbare eccessivamente chi adempie alle funzioni pubbliche, credo che solo quando noi esaminiamo le azioni degli uomini pregiudizi e guardandole (o cercando di guardarle) nel merito dimostriamo il vero coraggio: il coraggio dei fatti. Punto primo: il dott. Conti se ne stava tranquillamente a fare il suo lavoro a Chieti e a Celenza c’è stato mandato, perché gli amministratori democraticamente eletti non hanno terminato il proprio mandato per questioni di tenuta amministrativa interna. Quindi la maggiore spesa è semmai attribuibile non a chi arriva da fuori, ma chi fa politica nel paese.
Punto secondo: i celenzani hanno una spesa maggiore da pagare (oltre a quella dettagliata dal mio illustre collega relativa al compenso del commissario) ed è relativa alla rimozione del porfido al centro del paese e la sostituzione con l’asfalto. Se questi lavori non si fossero fatti la spesa non sarebbe stata di 120.000 euro (la determina è qui allegata), ma magari solo di 40.000 euro (che è la cifra che qualche tecnico ritiene si fosse speso per manutentare il porfido. Anzi per dirla tutta, c’è chi ritiene che proprio la cattiva manutenzione è la causa della cattiva tenuta della vecchia pavimentazione, anche se l’Amministrazione uscente sarà pronta a dire di averla fatta sempre e diligentemente la manutenzione).
Punto terzo: poteva un commissario (che come scrive Bottone resterà in carica fino al 5 giugno prossimo) fare questi lavori, senz’altro di manutenzione straordinaria ? In punta di diritto certo che poteva, altrimenti non l’avrebbe fatto. Ma visto che sta per insediarsi una nuova Amministrazione del posto, democraticamente eletta, se il commissario avesse soprasseduto sarebbe stato certamente più opportuno, come peraltro gli era stato caldamente consigliato dall’ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
Punto quarto: il dott. Conti potrebbe dire: “ma io ho dato solo esecuzione ad una volontà amministrativa già presa e resa esecutiva con le determine”. Quindi si torna a bomba. E’ l’ex sindaco che ha voluto in primis sostituire il porfido con l’asfalto nero, cosa che ha generato oggettivamente dei maggiori costi. I cittadini, votando, si esprimeranno anche su questa scelta.
Punto quinto: all’ addetto stampa di Venosini, Daniele Leone, (che mi ha chiamato per darmi informazioni su questa vicenda) ho dato la mia disponibilità ad intervistare i membri del suo Movimento (analoga disponibilità ovviamente vale anche per l’altra lista in lizza). Se mai si facesse questo servizio, vorrei che ci fosse anche Francesco Bottone: Ma dubito che verrà: lui è si un mio amico, ma quando si tratta di muoversi da lassù, fa molta fatica…purtroppo.

Ods

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