Nuove condanne al Circolo Tennis
SAN SALVO | Dopo le condanne comminate a tre dirigenti del circolo tennis di San Salvo, perché avevano giocato e/o fatto giocare uno di loro con l’identità di un altro,
il Tribunale federale di Roma ha emesso altre condanne sempre contro gli stessi e proprio perché non hanno rispettato le condanne delle sentenze precedenti. In pratica, il Tribunale li aveva riconosciuti colpevoli e sanzionati, inibendoli dall’amministrare il circolo per un determinato periodo (oltre che al pagamento di una multa pecuniaria). E loro che hanno fatto ? Hanno continuato ad amministrare, peraltro compiendo atti pubblici, convocando assemblee, partecipandovi, assegnando nuove cariche, curando e sottoscrivendo contratti e rilasciando interviste…come se fossero regolarmente in carica. Insomma, è come se il preside sospendesse uno studente e questo continuasse ad andare a scuola, entrare in aula e sedersi al banco liberamente. E’ chiaro che, nel caso di uno scolaro sospeso che va in classe, interviene il professore, che vedendolo gli contesta la presenza non autorizzata. Invece, i sospesi del circolo sono stati visti da altri affiliati che hanno (ri) segnalato al Tribunale la loro condotta… Cosa avrebbe pensato il preside se il bidello gli avesse detto che il ragazzo da lui sospeso stava seduto comodamente in classe ? Probabilmente che ci si trova di fronte, non tanto ad un discolo (quello lo si era stabilito con la sospensione precedente), quanto di fronte ad uno che non riconosce l’autorità e le regole e i provvedimenti che la stessa impartisce.
Un mio amico dirigente calcistico mi ha detto: “Ma dai… perché ti scandalizzi ? Sai quante multe ha preso la Us? Le multe nei tornei e nei campionati sono all’ordine del giorno”. E’ vero, ma la maggior parte sono pagate per l’irruenza dei tifosi, per i petardi e i cori. Non ricordo che siamo stati multati, perché abbiamo fatto giocare un calciatore sotto falso nome. Quand’anche l’avessimo fatto, sono certo che mai avremmo reagito ad una sospensione-inibizione della Lega calcio continuando a fare quel che ci era stato inibito. Quante volte abbiamo visto allontanarsi dalla panchina l’allenatore espulso o sedere in tribuna, perché sospeso per una o due giornate… Alla base della partecipazione a ciascun gruppo (anche non formale) o Istituzione c’è il rispetto delle norme legali e/o sociali. Se non le rispettiamo, dando un cattivo esempio, contribuiamo a costruire una società anomica, che non ci possiamo permettere. Il Pd, con cui non mi trovo sempre d’accordo, su questa questione ha avuto il coraggio di presentare un’ interpellanza, capendo il rischio vero di quanto sta accadendo al circolo tennis ovvero che chi ha responsabilità locali (in questo caso sportive) può permettersi il lusso di ignorare quanto viene stabilito da chi ha responsabilità nazionali (il Tribunale federale). Ciò è un cattivo esempio di condotta sociale prima che sportiva. E per questo il Comune (peraltro concedente la struttura dove sono avvenuti “ i fatti loro ascritti”) dovrebbe (potrebbe) intervenire, come autorità morale, prima che civile. Ma è probabile che il Comune, applicando pedissequamente la legge, se ne lavi le mani, anche perché fra qualche mese si vota ed inimicarsi delle persone non è proprio il massimo. Attenzione: prima o poi, insieme ai voti, si potranno raccogliere anche i cocci di una comunità pilatesca.
Ods