Editoriali

COSTANTIN0 NICOLA

La morte ingiusta di Nicola Costantino

Sono stati celebrati questa mattina i funerali di Nicola Costantino, il cinquantaseienne sansalvese morto lunedì sera all'g ospedale di Pescara, dove la famiglia l' aveva fatto trasportare con autoambulanza della Valtrigno preoccupata per il mancato recupero fisico nel corso di una cura preventiva.

L' uomo era stato operato per un nodulo al collo qualche mese fa e l' operazione era andata bene. Superato il tumore, dal reparto di oncologia Nicola era stato dimesso, ma gli era stata prescritta a livello preventivo una radioterapia, che però lo aveva enormemente debilitato e fatto dimagrire, tanto da indurre la famiglia a rivolgersi quotidianamente ai sanitari. I quali sistematicamente li rassicuravano, parlando di un normale effetto dei farmaci. Solo domenica mattina all' ospedale di Pescara i medici si erano accorti della gravità del quadro clinico, tanto da ordinare immediate e consistenti trasfusioni di sangue. Ma nonostante l'ultima disperata rincorsa, Nicola non ce l'ha fatta: chi doveva non si è accorto che la radioterapia era per lui troppo forte da sopportare. Si poteva prudenzialmente rallentare la cura o abbassarne le dosi? Sono domande che i famigliari, straziati, si stanno facendo in queste ore.

La messa di suffragio sarà celebrata sabato 8 aprile alle 08.30 nella cattedrale di San Giuseppe

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Nicola ha tre anni più di me, sua moglie Adelina è mia coetanea, le figlie sono amiche di mia figlia. È stato sempre un uomo tranquillo, ha lavorato instancabilmente per tirare su una famiglia serena e solare. Fino al maggio scorso ha lavorato in Africa. Amava il mare e per un periodo abbiamo frequentato lo stesso stabilimento. Adelina è stata sempre sua compagna fedele. Sara, Stefania e Simona (ho sempre fatto confusione tra le tre esse...) erano giustamente orgogliose di un padre giusto. Non è giusto che sia morto così.

Ods

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