Editoriali

oliviero polizia

Il sistema che non sbaglia mai

Sabato scorso passo alla rotonda di Shangay a Vasto con la moto, mentre una grossa Jeep della polizia stradale mi da' la precedenza. Noto che I due agenti all' interno mi guardano con una qualche attenzione, ma procedo per la mia strada.

Vicino all' imbocco dell' area sportiva della frana si accostano e uno di loro mi chiede di fermarmi dove avessi trovato spazio, cosa che ovviamente faccio poco piu' in la'. Scende dall' auto l' agente seduto a destra e mi dice: "Ci risulta che questa moto e' senza revisione, mi da' patente e libretto". Penso che puo' essere, uso la moto per un paio di mesi all' anno e quindi posso non essermene ricordato della revisione. Tuttavia provvedo a fornire I documenti richiestimi. L' uomo legge il libretto di circolazione, me lo esibisce e mi dice: "Il sistema non sbaglia mai, sono gli uomini che sbagliano". Io gli rispondo: "E quando sbagliano, il sistema sanziona". Lui annuisce, si siede in macchina, scrive il verbale, esce e mi comunica che dovrò pagare 338,00 euro di multa e che se dal giorno successivo avessi circolato senza revisione avrei subito il sequestro del mezzo. Poi mi chiede se avessi qualcosa da dichiarare, gli dico: "Sono un giornalista e saprei di certo dichiarare, ma preferisco non farlo", anche perché la frase sul sistema che non sbaglia mi rimane in mente, fissata come un tarlo e so che da essa scaturirà qualche mia "dichiarazione", che pero' non posso scrivere su un verbale di polizia, sul cui relativo spazio l' agente scrive" Nulla", io firmo e ci salutiamo.  
Credo che l'agente con il termine sistema si riferisse a quello meccanografico, nel cui data base sono contenute le targhe per poter rilevare se I relativi mezzi hanno fatto la prescritta revisione biennale. E' dimostrato che quel sistema e' efficiente, come sabato scorso. Tuttavia, per sistema, pero', può intendersi anche quello ordinamentale, che dovrebbe non solo sanzionare (cosa giusta), ma anche aiutare chi ne ha bisogno. Il sistema (ordinamentale) dovrebbe riconoscere I portatori di disagio come il sistema (meccanografico) ha riconosciuto la mia moto senza revisione.
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A San Salvo ci sono stati e ci sono dei "morti che camminano", che vediamo tutti, compreso chi piu' di noi e' preposto (per legge) ad aiutarli e che quindi dovrebbe saperli riconoscere (anche per strada), poterli fermarli e dire loro: "Avete bisogno di aiuto", per poi cercarli di salvare da sicura morte. A San Salvo il sistema dell' aiuto pubblico e' affidato da qualche giorno ad Oliviero Faienza, che conosco e stimo. Spero che lui sappia essere efficiente e compiaciuto se blocca un povero cristo per strada, per poi portarselo in Comune ed affidarlo a Gerico o alla Caritas o, per I casi piu' gravi,  alla rete di psicologi e sociologi, allo scopo di toglierlo da morte certa. Se saprà farlo (e io credo di si) salverà qualche vita e mi consentirà di pensare che "il sistema non sbaglia mai" sia quando sanziona che quando supporta I suoi concittadini, specialmente quelli piu' bisognosi.
Ods

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