Editoriali

desantis larcinese

La destra che dimentica i principi della rivoluzione borghese

Con la societa' globalizzata le notizie arrivano immediatamente anche oltreoceano e, quindi, per quanto impegnato in vari incontri ho potuto seguire l' intervento del prefetto Corona nel Consiglio d' insediamento e le reazioni generate sulla questione

relativa all' arrivo di 70 emigrati da noi. Ho potuto rilevare che, in minoranza, le posizioni di Silvia Di Virgilio (ultrarenziana) e di Tony Mariotti (il piu' a sinistra del centrosinistra) passando per tutti i partiti e movimenti progressisti che si sono espressi (a partire dal Pd per arrivare ad autorevoli espressioni dell' area cattolica) sono univoche e disponibili ad accogliere. Anche, in maggioranza (che oggi raccoglie I due terzi dell' elettorato locale), le posizioni sono altrettanto univoche e contrarie all' accoglienza: da quella piu' autorevole espressa ovunque dal sindaco a quella di Casapound che si va organizzando, passando per Angelo Di Pierro (socialista, che stavolta ha appoggiato il centrodestra) ed altri illustri concittadini anche di formazione  moderato-progressista che hanno espresso perplessita' in rete. Molte volte si dice che sinistra e destra non esistono e che, in fondo, i programmi di Renzi e Berlusconi sono simili. E' vero, ma e' anche vero che, almeno su questo argomento, la sinistra e' per accogliere e la destra per respingere. Personalmente su questo argomento sono per accogliere. Proprio, sere fa ho avuto il piacere e l' onore di scambiare, a cena,  quattro chiacchiere con il ministro canadese Rita De Santis, liberale e di origini italiane. La quale mi ha detto: "io sono venuta qui, con mia mamma e nove suoi fratelli, quando avevo quattro anni, ho avuto la possibilita' di studiare, a quindici anni ho vinto una borsa di studio con cui sono venuta ad uno stage europeo, quindi sono diventata avvocato, esperta in diritto commerciale internazionale, nel 2012 sono stata eletta ed ora sono ministro. Voglio che la stessa possibilita' che ho avuto io sia data oggi a chi ha bisogno e viene in Canada". Perche' noi non possiamo dare questa possibilità' ad un ragazzo del Congo? Cosa ha un bambino congolese meno della bambina che parti' da Palmoli nel ' 58 e che dopo 54 anni e' diventata un membro del Governo? Ai nostri emigrati fu data la possibilita' di lavorare. Diamo anche noi ai nostri immigrati la possibilita' di lavorare. Ci sono lavori che nessuno di noi vuole piu' fare e che gli africani farebbero. Il punto e' che NOI non li facciamo lavorare: si facciano convenzioni per far pulire giardini, scuole strade; si facciano convenzioni per impegnarli in lavori coi computer in cui sono  esperti quanto noi. Non lasciamoli passeggiare e bivaccare senza fare nulla. Impegniamoli e supereremo quel senso di paura del diverso, che c' e' nel regno animale. Non e' cristiano pensare che rovinino la nostra offerta turistica. Mica sono mostri 70 ragazzi di colore in mezzo a ventimila bianchi ! Sono persone come noi, che sorridono come noi, mangiano come noi, amano come noi. Vorrebbero essere come noi e noi dobbiamo dare loro questa opportunita', come e' stata data ai nostri emigrati. Questa sarebbe la vera egalite', che, dopo Gesu' Cristo, l' affermarono I borghesi della Rivoluzione francese. Amici di centrodestra non vi si chiede di diventare di sinistra, ma di rileggervi il Vangelo o il dettato della "vostra" rivoluzione. 


Ods

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Nella foto il Ministro De Santis col nostro concittadino Larcinese col quale ha parentele in comune