Editoriali

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La partita non è più centrodestra-centrosinistra

Nell' immediato secondo dopoguerra la partita fu tra Occidente (Dc) e Oriente (Pci). Negli anni settanta la partita fu tra centro (Dc) e alternativa di sinistra (Pci - Psi), poi tra Pentapartito (Dc - Psi - Psdi - Pri - Pli) e opposizione di sinistra (Pci - Pdup). Dal '94 in poi la partita

fu tra centrodestra (a guida Berlusconi) e centrosinistra (a guida Occhetto - Prodi - D' Alema - Rutelli - Prodi - Veltroni - Bersani). Ma l' ultima volta la partita è cambiata. E per partita si intende ciò per cui schierano gli elettori, che generalmente coincide con ciò che vogliono gli eletti. Tranne che in qualche caso: per esempio negli anni settanta gli elettori di sinistra votavano per l' alternativa di sinistra, mentre gli eletti del Pci avrebbero voluto il compromesso storico (Alleanza Dc - Pci). Anche stavolta sembra esserci qualche dissonanza, perché la partita sembrava essere tra centrodestra (a garanzia dello status quo), le 5 Stelle (contro lo status quo) e Pd (ipergarantisti dello status quo). Laddove per status quo si intende il sistema europeista. In realtà la partita vera è stata tra sistemici ed antistemistici ovvero tra filoeuropeisti ed euroscettici. Filoeuropeisti sono Pd e Forza Italia ed euroscettici sono 5 Stelle e Lega, anche se quest' ultima per ragioni pregresse è stata in coalizione con Forza Italia. La quale per la verità ha decisamente virato verso il filoeuropeismo, nonostante Berlusconi abbia subito l' onta dei sorrisini di Merkel e Sarkozy, dopo essere stato defenestrato da Napolitano e sostituito da Monti in ciò che lui stesso definisce un colpo di Stato degli eurocrati che avrebbero usato lo spread come detonatore. Salvini invece è rimasto coerente nel suo euroscetticismo. Per questo il Governo che sta per nascere è una coalizione di due forze antisistemiche, l' una di destra e l' altra che raccoglie neocentristi in doppiopetto come Di Maio e contestatori di sinistra come Fico. L' opposizione sarà totale e messa in atto da tutte le forze sistemiche: dall' eurocrazia finanziaria di Bruxelles (vedasi interventi dei commissari), dalla grande stampa (Financial time, Corriere e Repubblica), da settori della Magistratura (per la prima volta in 25 anni Berlusconi riceve una sentenza a lui favorevole... con un mese di anticipo), dai mercati (vedasi i primi rialzi dello spread) ed ovviamente dai partiti politici sistemici (FI e Pd). Un panorama simile lo si vide solo nel' 94 contro il Primo Governo Berlusconi, a cui era ostile anche il presidente della Repubblica del tempo e che, quindi, durò due anni. Poi Berlusconi, legittimo vincitore delle elezioni, fu sostituito dal suo ministro del tesoro (Lamberto Dini), che si schiero' col centrosinistra facendolo vincere nel ' 96.

Orazio Di Stefano

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