Editoriali

mani palmoli

Mons.Mani a Palmoli per parlare di famiglia

Un interessante convegno si è svolto nel pomeriggio di venerdì 15 febbraio a Palmoli. L' iniziativa, organizzata dalla consigliera comunale Valentina Conti, si è tenuta nella sala consiliare del castello ed ha visto presenziare l' arcivescovo emerito di Cagliari, Giuseppe Mani.

Il quale ha parlato della famiglia, come risorsa sociale, ricordando che Papa Giovanni Paolo II aveva elevato alla gloria degli altari un' intera famiglia, quella di Quattrocchi Beltrame, proprio per dare un modello di santità alla società intera. Prima di mons. Mani aveva parlato  Silvio Bellano, presidente dei lavoratori ed imprenditori cattolici,  definendo la famiglia un operatore di felicità, che rafforza il capitale sociale, utile quindi anche sul piano meramente economico. I lavori, moderati dal giornalista Orazio Di Stefano, erano stati aperti dal sindaco di Palmoli  Giuseppe Masciulli, che aveva ricordato come la crisi della famiglia, generi denatalità (in Italia il saldo negativo ogni anno tra nascite e morti è di 150.000 unità), la qual cosa mette in crisi soprattutto i piccoli centri, che perdono servizi postali, sanitari, scolastici, commerciali e che soprattutto sono a rischio scomparsa, come hanno confermato i sindaci di Tufillo, Dogliola e Furci, presenti all' evento. Mons. Mani, conoscitore profondo delle micro comunità, che ha amministrato a livello pastorale, ha suggerito come  rimedio possibile ed immediato allo spopolamento, la defiscalizzazione delle aree interne, trovando il consenso dei tanti amministratori e sindaci presenti. Potrebbe essere proprio Bellano a farsi latore in Senato (dove lavora) di questa proposta, che non sarebbe molto onerosa per la fiscalità generale, ma forse eviterebbe la scomparsa di identità millenarie, che - come ha detto lo stesso Bellano, rifacendosi ad una indagine dell' Istat - fra 35 anni non ci saranno più.

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