Rispondo alla maestra Maria Aurelia sulla notizia del giorno, che ho volutamente bucato
Si, la nostra linea editoriale, stavolta, è stata di non scrivere ciò che avrebbero scritto tutti i colleghi, avrebbero pubblicato in prima i quotidiani regionali , sarebbe rimbalzato sulle cronache nazionali, avrebbero condiviso e commentato sui social migliaia di persone
(tanto per far capire le dimensioni numeriche, il solo video con cui il sindaco ha commentato la vicenda è stato visualizzato da 3.650 persone).
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia, perché immaginavamo che:
Ia stragrande maggioranza dei cittadini avrebbe pensato e deciso che la docente fosse colpevole, come dimostrano i tantissimi commenti sui social;
(quasi) nessuno avrebbe considerato di essere ancora nella PRIMISSIMA fase delle indagini. Per essere dichiarati colpevoli bisogna anzitutto che ci sia il rinvio a giudizio e solo dopo il processo si può parlare di fatti veramente accaduti.
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia perché ci siamo chiesti:
e se domani o dopodomani ci fosse la remissione in libertà?
e se la docente non fosse rinviata a giudizio ?...molte volte è successo che i giudici non hanno condiviso l'operato degli inquirenti...
e se la docente fosse assolta nel primo o nel secondo o nel terzo grado di giudizio ? ...molte volte è successo che indagati e/o imputati sono stati assolti...
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia perché sappiamo che in caso emergesse una innocenza:
non lo sapranno le stesse persone che hanno saputo dei domiciliari;
coloro che hanno commentato la presunta colevolezza non commenteranno una seconda volta, ammettendo di non aver aspettato;
coloro che hanno condiviso la notizia dei domiciliari non condivideranno una eventuale notizia di assoluzione;
i 3650 che hanno visualizzato il video del sindaco non ne vedranno un altro se fosse rifatto dopo un' assoluzione;
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia perché sappiamo che nell' Impero romano, l'ordinamento affidava al Pro console di assolvere e condannare. E sappiamo come è andata a finire dopo che Pilato ha lasciato alla folla la sentenza del 33 dc.
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia, perché la linea editoriale di questo sito è aspettare che i giudici (con le garanzie previste dalla Costituzione e le Leggi) si pronuncino sulla innocenza o colpevolezza.
Riteniamo che quando c'è una colpevolezza è giusto dare pene severe. Ma in caso di una (ancora possibile) innocenza non è giusto rovinare le persone.
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia, in rispetto di un provvedimento che si chiama cautelare. Gli inquirenti hanno voluto cautelare anzitutto i piccoli, ma proprio per questo è giusto far fare il lavoro alla Giustizia.
Noi abbiamo volutamente bucato la notizia, ma non ce la prendiamo coi colleghi che hanno scritto e pubblicato, perché in una società in cui tutti (tranne bambini ed anziani della quarta età) hanno uno smartphone in tasca o in borsa è positivo che la cronaca sia seguita e che i cittadini siano informati.
Purtroppo, però, il confine tra diritto di cronaca e le garanzie degli indagati-imputati è davvero molto labile, come i fatti di questi giorni hanno dimostrato.
Ods