Editoriali

damico pollutri

Le variabili di Cupello rispetto a San Salvo

Pubblichiamo in altra parte del sito l' integrale comunicato stampa, con cui la sinistra di Cupello o, se si preferisce, il Pd cupellese, torna insieme. In pratica, le due correnti democratiche che cinque anni fa si erano divise, ora hanno fatto pace e daranno vita ad una lista unitaria che candida a sindaco Camillo D' Amico.

Al momento non è dato sapere se l' altro leader del Pd ed ex sindaco, Angelo Pollutri, sarà o meno in lista. Ma comunque l' operazione che "Pollutresi e Camilliani" stanno tentando è di tutto interesse per chi, come noi, studia i fenomeni politici.
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Come si ricorderà, con una attenta ricostruzione storica, cinque anni fa, dimostrammo una sorta di "involontario parallelismo" tra i processi politici di San Salvo e di Cupello, poiché i cambi amministrativi e le ere politiche dal dopoguerra erano state identiche. Ciò era servito ad ipotizzare che, avendo vinto la Magnacca a San Salvo per la prima volta nella seconda repubblica, avrebbe vinto anche Marcovecchio a Cupello. La tesi fu contestata da Angelo Pollutri, ma aveva un suo fondamento, sia pure non propriamente scientifica. Per quanto San Salvo si sia trasformata in una cittadina, con Cupello condivide lo stesso tessuto sociale e, se si vuole, la stessa cultura, cosa dimostrata, non solo nella costruzione dei processi politici, ma anche nella struttura urbana e urbanistica e con le tante case senza intonaco. Entrambi, peraltro, non hanno avuto nella storia un potente feudatario. Ciò detto, avevamo avuto ragione, prevedendo che la sinistra divisa avrebbe fatto vincere la destra anche a Cupello. Sul predetto assunto, avendo rivinto;nel 2017 la Magnacca col 67% anche a Cupello, avrebbe dovuto rivincere Marcovecchio plebiscitariamente. Ma sono intervenute due variabili, che stavolta rendono diversa la partita elettorale di Cupello da quella già giocata a San Salvo: il sindaco uscente non si può ricandidare, perché è stato eletto alla Regione. E soprattutto i leader divisi D' Amico - Pollutri si sono rimessi insieme a differenza di Boschetti & Mariotti - Marchese - Menna, che invece a San Salvo erano rimasti divisi come cinque anni prima. Questa reiterata divisione aveva buttato tra le braccia della Magnacca il 20% della sinistra, passata dal 48% del 2012 al 28%, che diventano il 32% ove si sommi anche il voto dato a Osvaldo Menna, il cui elettorato ha tuttavia ha una più marcata carettizzazione civico personale.
Ora resta da vedere quanto conteranno le due ricordate variabili cupellesi rispetto al prossimo risultato, anche se inciderà nel voto la posizione di potere assunta dall' ex sindaco Marcovecchio, nel frattempo diventato presidente della Commissione urbanistica della Regione, ed ovviamente chi sarà il suo candidato sindaco. Ne' va dimenticato il ruolo che POTREBBERO esercitare gli animatori del Comitato contro la quarta vasca del Civeta, che hanno appena ottenuto il sequestro della terza da parte del Procuratore Di Florio.

Ods

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