Ad esempio: un cappotto ordinario, uguale a tanti  altri non merita di essere studiato, ma se è un cappotto di un ufficiale di guerra può avere senso di essere approfondito, perché può rivelare il vissuto bellico e strategico militare.

 

Le foto di Mario sono storiche e vanno approfondite perché:

 

1) raccontano di un torneo calcistico estivo, che si svolto fino alla fine degli anni 70;

 

2) era organizzato da un gruppo politico di sinistra-sinistra (il gruppo di base) che nei primi anni ottanta si è disciolto ed i suoi aderenti sono entrati nei partiti della sinistra storica Pci e Psi;

 

3) riusciva a far giocare persone che ordinariamente non giocavano a calcio, dunque muoveva da un' idea alquanto inclusiva e che contestava fin da allora le dinamiche finanziarie delle società calcistiche;

 

4) esprimeva un gruppo dirigente, che quando il clientelismo era imperante non si sarebbe mai sottomesso al notabilato di potere dell' epoca;

 

5) ultimo, ma non ultimo dimostra che negli anni settanta (anni immediatamente successivi alla contestazione giovanile sessantottina) la politicizzazione di intere fasce giovanili era all' apice, che non si sarebbe più ripetuta grazie al cosiddetto riflusso ed alle successive abitudini legate alla diffusione di internet e dei social.

 

La questione è capire se la "storicità" di queste foto debba limitarsi a qualche sporadica considerazione di qualche appassionato, come chi scrive, o possa diventare oggetto di confronto con i giovani di oggi.

 

Per esempio, perché non chiamare i giovani di oggi e mostrare com' erano i giovani di ieri, chiedendo cosa pensino?

 

Se si facesse questo, la storia delle foto di Mario diventerebbe maestra di vita, insegnando ai "contemporanei" che un tempo la gioventù era protagonista e non passiva...

 

Ods