Editoriali

donstellerino danniballe

Quel suo perdono che non dimenticherò mai

Scherzando, mi diceva: "Tu nella tua vita hai avuto tre preti...". Si riferiva a Don Piero Santoro, il parroco della mia infanzia, a Don Gino Smargiassi, il parroco della mia giovinezza ed a lui medesimo, Don Stellerino D'Anniballe, il parroco della mia maturità giornalistica.

 

Don Piero e Don Gino presi a frequentarli,  perché erano i parroci dei due quartieri, dove ho abitato da bambino e poi da giovane. Don Stellerino lo conobbi e lo frequentai perché aveva Trsp, la televisione vastese presso la quale quasi tutti i giornalisti del territorio si sono avvicinati ed avvicendati. In questo senso quella tv è stata per me maestra di vita...professionale e lui stesso, Don Stellerino, è stato un maestro. Un maestro che ci trasmetteva  tenacia, costanza e forte perseguimento di un obiettivo. E l'obiettivo era farsi vedere, far arrivare i nostri messaggi.

 Il messaggio di Don Stellerino era il messaggio del parroco, che vuol far partecipare alle funzioni religiose tutti, anche quelli che non potrebbero, perché distanti o impossibilitati. Era il messaggio del parroco, che insegna catechismo e catechesi non solo in sacrestia, ma avvalendosi di uno strumento moderno, che può essere visto ovunque: anche oltreoceano. Infatti, Don Stellerino aveva messo Trsp sul satellite, cosa che costava molto, certo, ma sapere che ci vedevamo anche in Canada ci ripagava di tutto. Forse per questo amava rispondere al telefono personalmente, anche alla più umile e lontana vecchietta, che spesso chiamava per segnalare un guasto. Don Stellerino ringraziava con dolcezza infinita, pregava insieme alla interlocutrice e poi chiamava l'elettricista per  mandarlo a riparare il guasto.

Quando iniziammo a parlare di gestire uno dei suoi canali, gli dissi che mi pareva complicato, che non avrei avuto la sua pazienza a raccogliere le segnalazioni e poi a segnalarli e poi a controllare e poi a pagare tante di quelle spese che la metà ci bastava. Mi rispose candidamente: "Se il Signore vorrà, questa cosa si fara'". E non si fece, ma il Signore non c' entra.

Fui io che al dunque non seppi insistere e prendemmo il canale di un altra emittente, che fece abortire l' intero progetto. Fu quella una delle poche cose che non riuscii a stabilizzare in vita mia. Ma lui, Don Stellerino, che avrebbe potuto quantomeno "pizzicarmi" per quel mio errore, ha sempre fatto finta di nulla. Aveva capito la cavolata che avevo fatto, anche nei suoi confronti, ma mi aveva perdonato, perché lui sapeva perdonare.
 

Io che purtroppo non so perdonare, anche per questa sua lezione di bontà, gli ho voluto bene e non lo dimenticherò mai. Dai tre preti che ho avuto nella mia vita ho appreso tante cose, purtroppo non la capacità di perdonare.

Ciao Don Stellerino.

Orazio Di Stefano