Per chi è appassionato di politica, ma anche per chi pensa che la politica è la più alta forma di carità oppure che la politica serve per cambiare il mondo, l' iniziativa del 4 dicembre alla Società operaia del Mutuo soccorso di Vasto è stata una bella pagina di Politica. Non solo perché l' illustre ospite ed ex ministro
Rosy Bindi ha confermato di essere una delle personalità più preparate sul Sistema sanitario nazionale. Ma anche perché Maria Amato e Margherita Miotto hanno dimostrato competenza e determinazione ancora oggi che non sono più deputate. Si tratta di tre donne che si sono occupate di sanità a livello nazionale e che non l' hanno fatto per tornaconti personali, tanto è vero che continuano ad occuparsene ancora. E sempre con lo stesso convincimento che affonda nel monito marxiano: "Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni". A cui la Bindi, nel corso dei suoi interventi, ha semplicemente aggiunto due termini, facendolo diventare: "Da ciascuno secondo le sue capacità (contributive) a ciascuno secondo i suoi bisogni (di salute)". Tina Anselmi nel '78 aveva introdotto il rivoluzionario Ssn, che la stessa Bindi ha riformato vent' anni dopo, introducendo i livelli minimi di assistenza, l' intramonea, la nuova programmazione, ecc...
Ad un certo punto dell' evento, è stata data la parola al pubblico e tutti gli intervenuti (tranne uno) non si sono limitati a fare la domanda (come chiedeva la brava collega Lilli Mandara, moderatrice), ma hanno tentato di fare anche dei ragionamenti. Al che io stesso ho chiesto proprio alla Bindi lapidariamente perché tutta quella gente non si limitava a fare la domanda, ma voleva parlare. L' ex ministro ha semplicemente risposto che non comprendeva che per lei non c' erano problemi di orario. Ovviamente, dovendosi occupare di sanità, non si è dilungata su una domanda, provocatoria, ma tutta politica, che cerco di spiegare.
Ods