MA IL PROBLEMA DI OGGI È IL FASCISMO O IL CAPITALISMO?
Due premesse. La prima è che so bene che questo editoriale mi attirerà qualche critica. La seconda è che lo stesso mi è stato ispirato, sia pure involontariamente, da un vero intellettuale di sinistra, che lotta per il mutamento sociale.
La sinistra nasce perché non condivide l' ordinamento esistente e lo vuole TRASFORMARE, allo scopo di dare agli emarginati da tale ordine la possibilità di emanciparsi. Detta mission ha portato la sinistra a lottare in ogni parte del mondo, dentro e fuori dai Parlamenti, negli ultimi due secoli, contro i soprusi, contro le didatture e per i diritti sociali e civili.
Grazie alla sinistra, in Italia e nel resto del mondo, i lavoratori hanno avuto gli statuti, si sono organizzati sindacalmente e politicamente nel Psi, Pci, Psdi ed altri partiti extraparlamentari. Durante il regime fascista italiano, i nostri partiti della sinistra storica hanno combattuto Mussolini ed hanno contribuito con le forze militari alleate a liberare il Paese dall' occupazione della Germania nazista. Hanno quindi concorso con la Dc a scrivere la Costituzione e governato il Paese dal Governo o dalla Opposizione. Grazie alla sinistra abbiamo oggi un Paese libero, ma con troppi privilegi; industrializzato, ma molto indebitato; europeista, ma maltrattato dall' Europa; con molti partiti, ma senza una credibile leadership.
La sinistra di oggi sta vivendo una profonda crisi esistenziale, da cui naturalmente cerca di uscire, aggregando vecchi e nuovi ceti. Le corde che essa cerca di stimolare sono naturalmente quelle che le hanno consentito nel tempo di diventare fenomeno sociale di massa. Essa quindi può fare appello per l' uguaglianza dei diritti civili (politici, di libertà di parola e pensiero e per il funzionamento dei pesi e contrappesi giuridici) e/o può fare appello per l' uguaglianza dei diritti sociali ed economici (sindacali, di libertà nel lavoro, contro lo sfruttamento e la precarietà e per il funzionamente di uno Stato costituzionale fondato sul lavoro).
Oggi la sinistra tende a sopravalutare Salvini, ritenendolo capace di creare uno Stato fascista e limitativo delle libertà personali e politiche. Chiaramente non mi sfugge la visione securitaria della Lega e che ciò può dare impulso alle forze dell' ordine meno democratiche, limitative dei diritti indivuali. Ma in tal caso a fare da contraltare ci sarebbero i pm, la stampa, la Corte costituzionale e l' Opposizione.
Forse più che il fascismo (che francamente stento a vedere) il nemico della sinistra dovrebbe tornare ad essere il capitalismo (il cui fiato, invece, si sente sul collo di tutti noi... almeno io lo sento).
Ods