Editoriali

abruzzo coding

I NUMERI DEL CODING

VASTO |  2242 (gli alunni), 47 (gli insegnanti), 6 (le dirigenti scolastiche), 6 (gli animatori digitali), 28 (di maggio, l’evento con l’ambasciatore per l’Italia di Europe Code Week). Se si sommano tutti questi

numeri non si ottiene 2329, ma i cittadini del Terzo millennio. Alla cui formazione del domani ha puntato l’associazione Rati (Rete di abruzzesi per il talento e l’innovazione). L’originale mezzo di formazione è il coding ovvero il punto di partenza del pensiero computazione. Per questo sei scuole del territorio (dirette da Nicoletta Del Re, Maria Pia Di Carlo e Sandra Di Gregorio a Vasto, Anna Orsatti e Daniela Bianco a San Salvo e Concetta Delle Donne a Monteodorisio hanno attivato corsi per duemiladucentoquarantadue alunni, seguiti da quarantasette insegnati, coordinati da sei animatori digitali, uno per ogni scuola. Attraverso questi corsi gli alunni non dovrebbero più essere “manovali dei computer”, ma imparare a capirne il linguaggio, cosa possibile solo se si applica la logica e la creatività, che i corsi puntano ad insegnare o quantomeno a stimolare. Di tutto questo si parlerà a Vasto sabato prossimo nella sala parrocchiale di Santa Maria del Sabato santo, dove dalle 15,30 è fissato un incontro con Alessandro Bogliolo, docente all’Università di Urbino ed ambasciatore per l’Italia dell’Ecw. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, una delle sei dirigenti scolastiche, dopo l’appassionata relazione del presidente di Rati, Giovanni Di Fonzo, ha parlato di utilità del coding anche per rendere capaci gli alunni di oggi a crearsi il lavoro di domani. Sicuramente la creatività, l’elasticità mentale e l’abitudine a risolvere i problemi sono più che utili in questo momento di eccessiva precarizzazione mondiale del lavoro e dei lavori. Ma si può insegnare ad essere manageriali ? Non lo sappiamo, certo però ci si può rendere conto che (purtroppo) lo sviluppo non viene più dall’alto, come quello che si son visti arrivare i nonni dei bambini di oggi negli anni sessanta del secolo scorso. Lo sviluppo ed il benessere sempre più saranno il risultato dell’impegno e dell’impiego dei cittadini nei rispettivi territori, cosa che le scuole, embrioni sociali delle comunità, stanno comprendendo alacremente. Da noi si sta andando oltre la pur importante consapevolezza, poiché attivando i corsi di coding nelle primarie e secondarie di primo grado, si è passati alla prassi nel tentativo diffuso di padroneggiare le nuove tecnologie. E questo grazie a sei dirigenze scolastiche ed alla Rati…prima che altrove.

Ods

Categoria: