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RISPOSTA ALLE ACCUSE DELL'OPPOSIZIONE SULLA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA VITALE ARTESE

Scritto da Sansalvomare

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RISPOSTA ALLE ACCUSE DELL'OPPOSIZIONE SULLA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA VITALE ARTESE

A seguito della accuse lanciate dall'opposizione sulla riqualificazione di Piazza Vitale Artese, vogliamo fare ulteriore chiarezza.
Spiegare qualcosa a chi non vuol capire è tempo perso e come afferma un celebre proverbio: "a lavare la testa all'asino si sprecano tempo, acqua e sapone".


Pertanto diamo qualche chiarimento ai cittadini e non a chi cerca di fare polemica, restando confinati nel ruolo che i sansalvesi hanno loro assegnato.
In piazza Vitale Artese erano presenti due costruzioni abbandonate, fatiscenti, degradate e pericolose per l’ordine pubblico e l'incolumità dei cittadini. Erano due elementi detrattivi, intorno era difficile evitare il degrado di sporcizia, puzza di urine ed escrementi canini, senza contare il pericolo di crollo e l’uso degli spazi coperti alla visuale pubblica da parte di coloro malintenzionati.
Solo chi vive quel quartiere e tutto il mondo della scuola può comprendere a fondo, dato che tante e costanti erano le segnalazioni di genitori e docenti. Tutto questo in pieno centro cittadino. Abbiamo acquistato il sito e i due fabbricati, li abbiamo demoliti, li abbiamo smaltiti (costo non indifferente) e ne abbiamo ricavato uno spazio pubblico pulito, ordinato e funzionale; abbiamo speso circa 650.000 euro. I geni della matematica cosa fanno? Contano i parcheggi in più ottenuti, 12, dividono 650.000 euro per 12 e sostengono che un posto auto abbia avuto un costo di circa 54.000 euro. Praticamente se anziché 12 posti auto ci avessimo piantato due alberi d’alto fusto con una panchina sotto, avrebbero detto che gli alberi costavano 300.000 euro l’uno e la panchina i restanti 50.000 euro. E se avessimo realizzato una piazza pedonale? Cosa avrebbero detto? Che avevamo speso 650.000 euro per un’area vuota? Come se un area libera urbana, in pieno centro storico non avesse un valore importantissimo. In un periodo in cui, se fosse finita in mani private, avrebbe consentito grandi speculazioni edilizie.

Secondo l'opposizione, in Italia non si dovrebbero più costruire spazi pubblici aperti e liberi, soprattutto laddove sarebbe stato difficile averne disponibilità. Insomma, o sono vittime di una sindrome materialista pragmatico-funzionale o non sanno davvero a cosa appigliarsi. Certamente non sanno dare valore alle cose e hanno obiettivi distorti rispetto all’interesse pubblico della collettività. Infervorati da se stessi, in preda a deliri matematico urbanistici, non si sono limitati a parlarsi addosso, come di consueto, ma hanno inviato le loro farneticazioni amministrative anche alla corte celeste, gridando a scandali inesistenti. Noi abbiamo riqualificato un’area urbana in pieno centro, aumentando il patrimonio pubblico, cioè quello che appartiene a tutta la collettività sansalvese. Trattasi di un investimento di riqualificazione urbana che di per sé ha un valore strategico per tutto il centro storico, anche in relazione alla progettazione con riferimento alla riqualificazione dell'intero e già citato centro storico.
Loro, che sapranno anche fare le divisioni ma poco gli amministratori di una città, fanno le conferenze stampa. Questione di ruoli! Noi siamo stati chiamati a governare, gli altri si sono dati il ruolo di fare le chiacchiere vane a tutela di interessi diversi da quelli pubblici.
Quanto al resto, constatiamo una serie di illazioni infondate che ci dimostrano ancora una volta che sono poco avvezzi alla lettura degli atti pubblici. Avrebbero compreso che le gare pubbliche, condotte secondo legge e in trasparenza dagli uffici amministrativi e tecnici dei Comuni, sono state vinte tutte da società diverse: di San Salvo, del territorio abruzzese, molisano, campano ed emiliano. Segno che gli uffici, gli stessi che c’erano dieci, quindici e persino venti anni fa, hanno operato secondo Legge.
Se, in questi anni, avessimo dato retta all'opposizione, non avremmo riqualificato, efficientato o messo in sicurezza tanti edifici pubblici. Lavori che oggi più che mai si sono rilevati strategici alla luce dei costi delle bollette, con risparmi per tutti i cittadini.

D’altronde, se continuano a perdere ed essere relegati tra i banchi dell'opposizione un motivo ci sarà.
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