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Natale in Calabria: il Senatore Magorno scrive ai colleghi Sindaci.

Scritto da Sansalvomare

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Natale in Calabria: il Senatore Magorno scrive ai colleghi Sindaci.

“Ci accingiamo a vivere un Natale diverso – si legge nella lettera che il Senatore Magorno ha inviato ai colleghi sindaci calabresi - segnato da un'emergenza sanitaria che nel breve tempo si è trasformata in crisi economica e sociale che ha riversato su noi amministratori di prossimità nuove e complesse responsabilità.”

Per il Sindaco di Diamante quello ormai prossimo sarà un Natale di incertezze e paure, che assegna ai sindaci l’importante “compito di mantenere saldo come una stella cometa il senso profondo del nostro ruolo di servizio, cura e amore verso le comunità.”

Magorno citando l'Istat parla “di un Sud e di una Calabria densa di fragilità: in cui gli ultimi continuano a restare ai margini immersi in una lotta per la sopravvivenza, dove diritti primari come quelli al lavoro, alla salute e all'istruzione non riescono a trovare piena realizzazione. Una Calabria spoglia di servizi e condannata alla marginalità, se è vero come è vero che il calo demografico è costante e assistiamo ognuno nelle proprie comunità a una fuga senza ritorno della nostra gioventù.” A fronte del quadro disegnato dall’Istat per il Sen. Magorno quello che colpisce è “la boriosa inconcludenza e l'irresponsabile disinvoltura del ceto politico calabrese, in questi giorni impegnatissimo in vista delle elezioni regionali nel chiuso delle proprie stanze a giocare con il destino della nostra terra, senza produrre uno straccio di idea di riscatto, senza disegnare un ideale orizzonte di emancipazione e crescita, senza mai interrogarsi su responsabilità singole e collettive, ma strenuamente impegnato solo nella conservazione di se stesso e del proprio piccolo mondo antico. Un deserto di valori e tensioni ideali – continua la lettera di Ernesto Magorno - che ci accompagna nella nostra quotidianità e pochi rimangono i punti di riferimento per le persone, costrette a una condizione di solitudine e vera e propria povertà.” 

Qui l’accorato appello ai colleghi Sindaci e agli amministratori locali che “restano in campo come ultimi difensori delle istituzioni, che a mani nude e con il solo orgoglio della fascia tricolore si misurano con piccoli e grandi problemi della nostra gente”. 

Magorno ricorda ancora una volta come la Calabria sia una “terra bellissima, autentica e vera che però ha bisogno d'altro. Chiunque ricopra un ruolo pubblico – continua la lettera natalizia di Magorno - dovrebbe interrogare la propria coscienza e chiedersi se stia realmente fornendo un contributo alla causa” e soprattutto chi ha responsabilità politiche e istituzionali “deve chiedersi cosa debba fare di più per incidere in positivo nella vita della propria terra.”

Per le conclusioni della lettera del Santo Natale e per restare in tema religioso, Magorno si affida all’esempio di papa Francesco e “della sua indomabile volontà di modificare i paradigmi del vivere” – citandolo testualmente – quando dice “In una società malata che volta le spalle al dolore e che è “analfabeta” nella cura dei deboli e dei fragili, tutti siamo chiamati a farci prossimi all’altro".

“Fratelli tutti" quindi, almeno per Natale. 

Luca Branda

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