“Uniamoci per salvare l’Italia” è il titolo dato all’appello per una larga “Alleanza democratica e antifascista” lanciato da movimenti, associazioni, partiti politici e sindacati, tra cui ANPI, ARCI, CGIL, CISL, UIL, Libera, 6000sardine, Partito Democratico, M5S, Articolo 1 e altri.
Un appello – si legge nel testo diffuso - “per sconfiggere la pandemia, ricostruire il Paese, promuovere una democrazia più ampia e più forte, urge l'impegno delle forze migliori della società. Occorre una nuova visione per il nostro Paese. Cambiare per rinascere, ricomporre ciò che è disperso, unire ciò che è diviso, donare vicinanza dove c'è solitudine, vincere la paura costruendo fiducia.”
Al fine di costruire nel Paese “una grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità, mettendo a valore ogni energia disponibile dell'associazionismo, del volontariato, del Terzo settore, del movimento sindacale, della cooperazione, delle giovani generazioni, del mondo della cultura, dell'informazione, delle arti e della scienza, della società civile, della buona economia, col sostegno delle istituzioni e dei partiti democratici.”
Un'alleanza, continua l’appello lanciato nei giorni scorsi e sottoscritto da 29 tra associazioni e movimenti, che sia capace di “guardare al dramma presente attraverso i valori della solidarietà e della prossimità promuovendo una nuova cultura politica dell'ascolto e dell'incontro”. Ma che sia capace di guardare “anche al futuro, affinché l'Italia del dopo Covid non sia la restaurazione dei vecchi e fallimentari modelli economici e valoriali, ma si avvii verso il cambiamento sulla strada tracciata dalla Costituzione.”
Il proposito dell’appello è quello, quindi, di dar luogo ad una grande alleanza democratica che sia capace di contrastare anche“l'insopportabile crescere delle diseguaglianze” e che possa dareun contributo in prima linea nella lotta contro “l'avanzare incessante delle mafie e della corruzione”.
Un appello basato sui valori della Costituzione italiana, a partire dal “valore della vita e la dignità della persona umana”, partendo dall’idea del “lavoro come fondamento della Repubblica” e che valorizzi “la cultura della differenza di genere, rivendichi la tutela della salute come diritto fondamentale, la centralità della scuola e della formazione, la piena e reale libertà di informazione”.
L’appello è rivolto a tutti quanti si riconoscono sui principi dell’antifascismo “per un Paese che torni a progredire pienamente, su basi nuove, sulla strada della democrazia e della partecipazione e dove l'economia sia finalmente al servizio della società e della persona” con esplicito riferimento alle frequenti parole di Papa Francesco. Con la convinzione – si legge - che vi sono valori non negoziabili come la pace, i diritti umani, la difesa dell’ambiente, l’Europa dei popoli e la legalità democratica.
I 29 primi firmatari dell’appello “Uniamoci per salvare l’Italia”non mancano di fare un chiaro riferimento “alla partecipazione democratica in un Parlamento del quale sia assicurata la centralità nei processi politici e decisionali”
“Abbiamo alle spalle una straordinaria esperienza di valori chiamata Antifascismo e Resistenza – conclude l’appello - sulla cui base sono nate la Repubblica e la Costituzione, cioè la nuova Italia. Sono i valori della giustizia sociale, della libertà, della democrazia, della solidarietà, della pace, del lavoro. È giunto il momento di promuovere con lo sguardo di oggi un impegno democratico e antifascista che viene da lontano: uniamoci per salvare l'Italia, uniamoci per cambiare l'Italia.”
Luca Branda