Lo sviluppo sostenibile. Il metodo biologico si può applicare in agricoltura
A San Salvo, gli agricoltori praticano già da alcuni anni il metodo integrato a residuo zero,, ed alcuni di loro utilizzano il metodo biologico. Ormai quasi tutti i coltivatori per combattere la cidia e l’ anarsia nella frutta usano il metodo del disorientamento sessuale.
Il disorientamento , consiste nell’istallare delle trappole a feremone specifiche sia per la cidia che per l’anarsia , dopo la fioritura e poi si passa al monitoraggio dell’appezzamento delle piante.
Si interviene con un prodotto naturale solo se si nota una infestazione si tratta con un bacillus del tutto naturale che non nuoce né all’ambiente né alla salute del produttore .
Lo scopo principale dell’agricoltura biologica ed integrata è quello di avere un prodotto di qualità a livello di sicurezza alimentare, ma soprattutto di ridurre al minimo i trattamenti i generale e quelli chimici, per conservare sia la fertilità dei terreni nel tempo che il territorio con la sua biodiversità.
Se all’inizio molti agricoltori erano restii ad applicare questo metodo, visti i risultati positivi si sono convinti ad applicare nella concimazione anche il concime organico,”lo stallatico’,per mantenere fertili i terreni.
LA LOTTA BIOLOGICA ED INTEGRATA INSIEME AL DISORIENTAMENTO SESSUALE SI PUO’ FARE
I risultati di tale tecnica sono stati già sperimentati e sono efficaci. Così i trattamenti possono essere ridotti al minimo e addirittura, con un monitoraggio attento, si possono completamente eliminare nelle annate buone.
Con questa tecnica di coltivazione,non solo si eliminano i trattamenti chimici ma anche quelli biologici, con vantaggi per il produttore, che risparmia sulle spese, e con la tutela dell’ambiente che rimane integro consentendo al consumatore un prodotto ricco dal punto di vista organolettico oltre che sano.
Se davvero ci stanno a cuore la nostra salute e il nostro territorio è necessario dunque rinnovare tanto l’agricoltura.Adesso rimane il problema di altre culture che si utilizzano ancora pesticidi potenti e disserbanti.
Una di queste colture è l’ulivo, l’anno scorso alcuni agricoltori, hanno fatto fino a sette trattamenti chimici per combattere la mosca,con risultati non sempre buoni.
Presso i rivenditori , anche per la mosca dell’ulivo,ci si possono trovare alcuni prodotti di difesa bio,, come la caolina,delle trappole in bottiglie, o con con spinosad, che alcuni agricoltori stanno utizzando con buoni risultati.
Un invito, dunque a tutti gli agricoltori di utilizzare queste tecniche innovative,che difendono prima la salute del produttore ,poi l’ambiente ed infine anche del consumatore se acquista questi prodotti sani..
Quest’anno sto utilizzando delle Bottiglie- trappole di Dacus Trap,che è un metodo innovativo di cattura massiva rispettoso dell’ambiente,in quanto non a base d’insetticidi,ma costituito da proteine idrolizzate,o esche proteiche biologiche,le mosche vengono attratte dal liquido e muoiono per annegamento.
La cattura massale o mass trapping serve a catturare le mosche di entrambi i sessi, così di mantenere
la popolazione entro livelli che non creano danni alle olive.
Questi prodotti biologici sono in vendita , presso la Cooperativa di Servizi di San salvo, ma anche presso altri rivenditori della zona.
ANGELO PAGANO