Anche nel vastese tutor volontari per l'infanzia
C’è ancora molto da fare, nel nostro Paese e in Abruzzo, per garantire ai bambini e ai ragazzi più vulnerabili, la protezione e la tutela di cui hanno bisogno e alla quale hanno diritto. In Italia attualmente, molti minori vivono una grave condizione
di svantaggio socio-economico, educativo e culturale: basti pensare che 1 bambino su 8 vive in povertà assoluta e 1 su 5 in povertà relativa. Ciò riguarda anche le migliaia di minori stranieri che giungono nel nostro Paese soli, senza alcun adulto di riferimento, e che dopo aver affrontato viaggi lunghi e pericolosi nei quali hanno messo a repentaglio la loro stessa vita, si ritrovano ulteriormente esposti al rischio di subire abusi e sfruttamento. Sono circa 15.550 i minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle nostre coste da gennaio 2017 al 1 dicembre scorso, mentre sono 18.479 quelli censiti dal sistema di accoglienza italiano, di questi 127 sono in Abruzzo.
L' Italia si è storicamente distinta come paese all’avanguardia nella affermazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; in questo momento storico, tuttavia, il diritto all’uguaglianza, che si riteneva acquisito per l’affermarsi di una società sempre più aperta e inclusiva, torna ad essere drammaticamente attuale. Accoglienza adeguata, tutela da parte di adulti responsabili, educazione, istruzione, salute e opportunità formative sono strumenti che lo Stato ha il dovere di assicurare a tutti i bambini e i ragazzi presenti nel nostro paese per garantire loro il presente prima ancora che il futuro.
Con la legge Zampa in vigore dall'aprile 2017 il Governo italiano si è impegnato, in linea con quanto raccomandato dall'UNICEF e coerente con la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, a difendere i diritti di ogni bambino sul proprio territorio.
Tra le misure previste c'è anche la nomina di tutori volontari per ogni minore straniero non accompagnato. I tutori sono semplici cittadini che, con un atto di responsabilità civica danno la loro disponibilità a prendersi cura di un minore straniero e ad esercitarne la rappresentanza legale, favoriscono tutte le azioni volte a contrastare la povertà e il disagio dei minori, dalla prevenzione di abusi e maltrattamenti nei loro confronti, fino ad azioni volte a favorire la loro partecipazione e ascolto nelle scelte che li riguardano direttamente; non solo, i tutori, hanno cura dei loro interessi, coltivano le loro potenzialità e ne garantiscono la loro salute. Nel farsi garanti della tutela dei minori, questi semplici cittadini contribuiscono a realizzare comunità educanti ed accoglienti, fungono da stimolo per il territorio e agiscono nel ruolo strategico dell'inclusione sociale, contribuendo ad offrire ai minori che vivono in condizione di disagio, marginalità ed esclusione sociale le stesse opportunità educative riservate ai loro coetanei.
Anche nella nostra regione, al termine del primo corso di formazione per tutori volontari di minori arrivati nel nostro Paese senza adulti di riferimento, organizzato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e svolto a Pescara agli inizi di dicembre, una trentina di tutori sono pronti a svolgere il loro ruolo. Due di questi risiedono nel vastese, rappresentanti di una Italia solidale che spesso non trova spazio sui giornali, che contrasta chi soffia sul vento dell'intolleranza, dell'esclusione, del “mandiamoli tutti a casa”: una risorsa preziosa per l'intera società.
Giuseppina Addeo