In questi giorni abbiamo appreso dell'inizio dei lavori per il completamento della sala polivalente (Teatro) del comune di San Salvo.
Una buona notizia che arriva dopo tanti anni che la struttura è rimasta abbandonata al proprio destino.
Prendo atto positivamente che dopo averlo osteggiato e deriso in ogni maniera e averne fatto terreno di scontro politico nel corso di questi anni si va verso il suo completamento.
Ricorderete i tanti aggettivi adoperati per denigrarlo, monumento allo spreco, ammasso di ferro arrugginito, ecc.ecc..
Ebbene sì il centrodestra sansalvese ha cambiato opinione, così come è avvenuto per il porto Turistico (dicevano che volevano un porto vero) ora è un fiore all'occhiello per lo sviluppo turistico della nostra città.
Anche per il nuovo lungomare hanno utilizzato il progetto redatto dalla mia amministrazione cambiandone i connotati che lo caratterizzavano.
Adesso, il teatro nelle loro dichiarazioni pubbliche è diventato luogo di produzione di cultura e di crescita della città (sic.).
Hanno impiegato tempo ma alla fine ci sono arrivati, meglio tardi che mai.
A chi ha buttato tanto di quel fango vorrei ricordare che quello che tutti chiamano teatro, la stessa è una struttura polivalente da 350 posti con tribuna retrattile adattabile a qualsiasi esigenza, sia che vi sia una rappresentazione teatrale, un concerto o qualsiasi altro tipo di spettacolo o evento.
La struttura è nata sulla base di un forte richiesta dei cittadini e dall'esigenza che San Salvo non aveva una sala per svolgere manifestazioni alla quale potessero partecipare oltre cento persone.
In fase di progettazione abbiamo aggiunto anche la sala registrazione e incisioni vista la grande presenza di musicisti e appassionati di musica nella nostra città.
A chi parla di sperpero vorrei ricordare che per realizzarlo sono stati utilizzati i soldi della vendita dei terreni del Bosco Motticce e in gran parte contributi esterni.
Ora, dopo il completamento dell'intera struttura la sfida sarà sulla sua gestione, l'augurio è che oltre a soddisfare le esigenze locali venga collocato all'interno di un circuito nazionale capace di portare a San Salvo artisti e spettacoli di grande qualità.
A coloro che hanno denigrato questo luogo di "Produzione culturale" dico che il tempo è sempre galantuomo e che la coerenza nella vita continua ad essere un valore, lo è ancor di più per coloro che vogliono amministrare la cosa pubblica.
Gabriele Marchese
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