“La politica torni ad essere servizio”
Dopo il risultato elettorale del 4 marzo, disastroso per l’intero centrosinistra mi sarei aspettato l’apertura di una discussione per analizzare e capire le ragioni di una sconfitta così pesante. Ad oggi tutto ciò non è ancora avvenuto nello smarrimento generale
di chi crede che bisogna andare oltre ed aprire una fase nuova.
Hanno preferito scegliere la strada peggiore, quella difensiva (definita da molti aventiniana) facendo finta che non sia successo nulla e affemando a più non posso di non essere stati compresi dagli elettori.
Non è così, e le vicende di questi ultimi giorni ci ripropongono la urgente necessità di agire per lavorare a ricostruire dal basso un progetto politico progressista al fine di dare una nuova prospettiva al paese.
La cosa peggiore è lo stare fermi e aspettare che gli altri sbagliano, vi è una responsabilità democratica e nazionale alla quale siamo chiamati e non ci possiamo sottrarre.
Vi sono forze ed energie che possono e devono essere coinvolte in questo progetto che faccia tornare ad essere la politica servizio per il bene comune. Serietà, sobrietà, rigore, giustizia sociale, devono tornare ad essere pratica quotidiana da parte di chi vuole impegnarsi in politica ed in particolare nell’amministrare la cosa pubblica.
Gabriele Marchese