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Dacco': quella volta che ....

Ci ho pensato a lungo, perché non ero sicuro di ricordare bene, anche perché non credevo fosse sfuggito a persone con memoria storica della politica San Salvese. Poi ho fatto delle ricerche e sono riuscito a trovare ciò che volevo e ho avuto conferma che ricordavo bene (documenti allegati). Mi riferisco al recente convegno tenuto a San Salvo in occasione del ventennale della morte di Bettino Craxi e sulla decisione dell’amministrazione comunale di dedicargli una strada.

Per la verità, una proposta in tal senso era stata già avanzata quindici anni fa, con una mozione presentata in Consiglio Comunale, dall’allora consigliere comunale Socialista Angelo Di Pierro.
Era il 31 ottobre 2005, poco più di cinque anni dalla morte dell’ex Presidente del Consiglio Socialista, quando Di Pierro presentò una mozione in Consiglio Comunale, che però non fu mai discussa, perché il Presidente del Consiglio Comunale dell’epoca si rifiutò di iscrivere il documento all’ordine del giorno, accampando la scusa che la materia non era di competenza del Consiglio Comunale, che in quegli anni ha discusso di tutto, anche della guerra in Iraq (che com’è noto è di stretta competenza del Consiglio Comunale di San Salvo), ma quella su Bettino Craxi proprio no, non fu presa in considerazione nemmeno dall’allora consigliere nonché assessore comunale Socialista.
L’argomento era ed è, almeno a sinistra, un inviolabile tabù.
Il recente dibattito (e il successivo voto) tenuto nel Consiglio Comunale di Vasto è stata una conferma di come per gran parte del mondo politico, la figura dell’ex leader socialista sia ancora oggi un argomento che non si riesce ad elaborare, soprattutto per gli ex comunisti (forse perché rappresenta ancora la loro cattiva coscienza).
Nonostante la “piega” , a volte surreale, che ha preso il dibattito in questi giorni, una cosa comunque è emersa con sufficiente chiarezza: la destra è riuscita ad elaborare molto meglio della sinistra il giudizio politico su quegli anni turbolenti della politica nazionale e sulla figura di Bettino Craxi, che ne è stato principale protagonista. La sinistra fa fatica ad affrontare ed elaborare l’argomento in termini politici, riconoscendo a Craxi meriti ed errori. Il pregiudizio fa ancora premio sulla riflessione politica. Questo dispiace, perché finisce per far passare l’idea che Craxi sia un uomo appartenente alla tradizione politica della destra, mentre questo non è assolutamente vero. Craxi è stato un grande leader politico della sinistra, l’ultimo vero leader che la sinistra italiana abbia avuto. Riconoscerlo e restituirgli la giusta e naturale collocazione politica, non potrebbe che fare bene alla stessa sinistra, anzi riesaminarne il pensiero e l’elaborazione politica, soprattutto su problemi come la politica estera, le politiche di costruzione europea, l’unione monetaria,  il fenomeno dell’immigrazione, sarebbe di grande aiuto anche per individuare la giusta direzione di marcia, per il rinnovamento della sinistra politica e sociale del nostro paese.
Ben venga dunque il riconoscimento dell’amministrazione comunale di San Salvo di dedicargli una strada, ma Bettino Craxi era e resta un’eminente figura della sinistra socialista, non della destra, alla quale non è mai appartenuto. Di questo pero devono essere convinti prima di tutti quelli che socialisti lo sono sempre stati. Bettino Craxi non può e non deve essere collocato tra le fila della destra.
Mi consola il fatto che, almeno a San Salvo, il primo a sostenere la proposta, oggi fatta propria dall’Amministrazione Comunale, alla quale ovviamente..... sono grato, sia stato Angelo Di Pierro, che socialista lo è sempre stato.

Pierstefano Dacco'

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