Editoriali

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MENNA: prime parole d'ordine

SAN SALVO | In questa città la prima lista civica fu "La torre" di Santino Del Casale nel '70; la seconda "Il ramoscello" di Rinaldo Altieri nell' 85; la terza "La bilancia" di Alfredo Borzacchini;

la quarta "Forum" della Parrocchia della Marina nel '94; la quinta "Socializzazione" di Clementina De Virgiliis nel '98; la sesta "La bilancia" di Luigi Raspa nel 2007; la settima "Azione sociale" di Antonio Castaldo, sempre nel 2007; l' ottava, nona e decima nel 2012 "San Salvo democratica" di Gabriele Marchese e Domenico Di Stefano, Città Nuova di Tiziana Magnacca e "Lista popolare" di Eugenio Spadano.

Alle prossime amministrative avremo, dunque, la undicesima lista civica: San Salvo LavOra promossa da Osvaldo Menna.

Vediamo cosa la distingue dalle precedenti. Furono liste di dissenso e scissioni politiche: la Torre e il Ramoscello (dalla Dc); la Bilancia di Borzacchini (dal Ramoscello); Socializzazione e la Bilancia di Raspa (dal centrodestra); Azione sociale (da An); San Salvo democratica (dal Pd). Furono civiche di aggregazione politica Città Nuova e Lista popolare. Fu lista di quartiere Forum. Le liste di dissenso furono composte da scissionisti; le liste di aggregazione da militanti e simpatizzanti di area; la lista della Marina da abitanti di quel quartiere. La lista di Osvaldo Menna non nasce da una scissione, né da un quartiere e né a sostegno di un raggruppamento. È dunque una lista civica vera - trasversale, benché basata sulla leadership di uno che ha fatto politica (sette anni assessore comunale e poi unico socialista eletto in Provincia con 1365 voti davanti ad un sindaco in carica. Ha preso altrettanti voti alle regionali del 2005, classificandosi terzo e poi secondo classificato alle regionali successive sempre davanti a sindaci e amministratori provinciali). Ora Menna vuole capitalizzare gli anni della sua leadership per dimostrare di essere (stato) un politico diverso, alla mano, colloquiale, puntando su un' immagine di uomo di popolo come Rinaldo Altieri, a cui i voti servirono per arrivare al massimo scranno della città. Anche Menna punta su una comunicazione chiara, popolare e riconoscibile. Come si evince dall' ultimo manifesto, che è il primo dopo il lancio della candidatura a sindaco. Amore, passione e volontà: parole semplici che tendono a stabilire un feedback con persone altrettanto semplici, cercando il consenso più su ciò che vorrà fare che sul già fatto. Infatti Osvaldo dice:  se vinco si rinnova totalmente la classe dirigente locale con dieci consiglieri e cinque assessori freschi. Un po' ciò che oggi la gente vuole sentirsi dire, come sanno bene i pentastellati. E l' impegno lo chiude con un semplice "parola d'onore", termine usato dai berlusconiani in contrapposizione al politichese. Del passato rivendica solo la scritta "SAN SALVO" al casello dell'autostrada. Messaggio chiaro, come per dire: penso in grande e voglio portare la nostra città sulle grandi vie che ci legano al mondo. Un messaggio subliminale, che sembra studiato da una società di comunicazione. In realtà il candidato civico fa tutto da solo tanto che, se sarà di nuovo protagonista in politica, potrà sicuramente dire che il suo percorso se l'è costruito da solo, dal nulla e con caparbietà...che è un tratto della sua personalità, inserito nel suo  manifesto per la partenza. Buon viaggio.

Ods

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