Inaugurata la sede di LeU a San Salvo
SAN SALVO | Mercoledì pomeriggio è stata aperto il Comitato elettorale di Liberi e Uguali di San Salvo, in Via delle Rose, sede storica che fu del Pci - Pds, inaugurata nel 1991 da Achille Occhetto. A presenziare alla cerimonia, i candidati Giuseppe Marisi
(uninominale Camera) e Celeste Costantino (capolista plurinominale Camera). I quali, presentati da Mimmo Di Nardo a nome del gruppo locale, hanno confermato di vivere una campagna elettorale serena ed esaltante, impegnati a ridare una sinistra al Paese. Come del resto si sta facendo anche a livello locale, dove (dopo le divisioni elettorali delle due ultime elezioni amministrative) sono impegnati nel nuovo soggetto politico di Piero Grasso: Sante Mincone, Franco Rongoni, Arnaldo Mariotti ed i Di Nardo con Valfrido Adorante, Mario Codagnone e Rocco Dell’ Osa. Tutti soggetti che le stagioni politiche nazionali e locali avevano diviso e che, forse, non si trovavano assieme fin dai tempi del Pds. Ora costoro rappresentano il primo nucleo costitutivo della sinistra unita, che ha il compito di ricongiungersi con quel popolo che alle ultime elezioni comunali era rimasto ammaliato dalle sirene della destra e che, alle prossime elezioni politiche, potrebbe votare nuovamente la Magnacca (candidata alla Camera nella lista plurinominale, in seconda posizione). E’ evidente che, per quanto generosi ed ancora molto attivi, i predetti esponenti di LeU fanno parte di una generazione che deve coinvolgersi i giovani o quanto meno ai quarantenni. Ovviamente lo faranno meglio se le prossime elezioni andranno elettoralmente bene, cosa di cui si è detta assolutamente convinta la Costantino. Indipendentemente dall’ esito elettorale, i fondatori di LeU devono aprire le porte della loro sede, perché hanno una tradizione di lungo corso ed una storia da tramandare: quella che nell’immediato secondo dopoguerra ha avuto casa da Ciocco (dove nel ventennio c’era stata la sede del Fascio), poi si è spostata a Piazza San Vitale a casa Napolitano ed infine è giunta a Via delle Rose, dove tutto è finito. Ma da dove tutto può ripartire, naturalmente dopo il 5 marzo.
Ods
©RIPRODUZIONE RISERVATA