Finira’ con un Governo Di Maio-Salvini…variabili permettendo
Ieri sera, mentre passeggiavo, un amico mi ha detto: “Perché non scrivi come finirà la storia del Governo ?” Non sono un mago e sarei presuntuoso se scrivessi quale compagine governativa si insedierà, ma aderisco all’invito più per gioco che per altro,
rilevando in premessa che l’evoluzione del quadro politico dipende dalla interrelazione tra la volontà del Capo dello Stato e le volontà di almeno tre leader (Di Maio, Salvini e Renzi) e da altre variabili sottotraccia. Esaminiamo ciascuno di questi fattori.
Cosa vuole il Quirinale ? L’attuale presidente non è Re Giorgio e né l’iper interventista Oscar Scalfaro. Fino ad ora Mattarella è stato corretto e rispettoso della volontà popolare, più che degli interessi di Bruxelles. Per cui sembra protendere per un Governo uscito dalle elezioni, ossia il Governo Di Maio-Salvini.
Cosa vogliono Di Maio e Salvini ? Vogliono un Governo tra di loro, anzitutto perché si capiscono. Sono entrambi i vincitori. Hanno fatto opposizione nella scorsa legislatura: i 5 Stelle un’opposizione antisistemica e la Lega un’ opposizione di sistema (anche se adesso, paradossalmente, Di Maio sembra più garante del sistema rispetto a Salvini). Esprimono entrambi una volontà di cambiamento: i 5 Stelle sono un movimento populista che guarda a sinistra e la Lega è un movimento populista che guarda a destra. La prova di tutto questo sta nell’accordo trovato velocemente per le cariche parlamentari.
Cosa vuole Matteo Renzi ? Non vuole andare al Governo coi 5 Stelle, perché sono quelli che hanno fagocitato un pezzo del suo elettorato e che, come detto, gli hanno fatto un’opposizione durissima nella legislatura precedente. E’ chiaro che Renzi preferirebbe un accordo con Berlusconi, ma il leader di Forza Italia è oramai fuori gioco, per almeno quattro motivi: 1) ha perso le elezioni, superato dalla Lega; 2) ha perso smalto, dovuto all’età; 3) non accetta psicologicamente di fare il comprimario di un ragazzo che può essere il nipote; 3) nel Paese è ritenuto un ostacolo e non una risorsa, altrimenti i due giudici togati ed i sei popolari non avrebbero condannato il suo braccio destro, per essere stato il mediatore tra lui e la mafia.
Pertanto, con Mattarella, Di Maio e Salvini che vogliono un Governo Lega – 5 Stelle e con Renzi e Berlusconi fuorigioco per volontà propria o volontà popolare, il Governo probabile è il Di Maio – Salvini: il primo presidente del Consiglio, il secondo vice con delega agli interni e all’immigrazione ed un ministro degli esteri garante delle alleanze italiane (su quest’ultima cosa probabilmente Mattarella si farà rispettare).
Perché tale Governo è probabile, ma non certo ? Per via delle variabili… sottotraccia, che, nelle politica e nelle relazioni umane, non hanno una volontà precisa, cosciente, definibile a priori, ma possono verificarsi imprevedibilmente e cambiare il corso delle cose.
Quali possono essere le variabili ? A titolo esemplificativo, ma non esclusivo ne cito alcune. 1) i risultati in Molise (vittorie schiaccianti di 5 Stelle e Lega accelererebbero un Di Maio-Salvini). 2) La stessa sentenza di Palermo, che capita come il cacio su maccheroni e contribuisce a mettere fuori gioco Berlusconi, già fortemente azzoppato dai quattro motivi sopra rilevati. 3) Una rivolta nel Pd, con la messa in minoranza di Renzi (si ricordi che la variabile storica costituita dalla messa in minoranza, anche quella imprevista ed imprevedibile, di Mussolini al Gran Consiglio del 25 luglio del ’43 cambiò il corso della nostra guerra, con l’armistizio…dalla parte dei vincitori). 4) I rapporti tra Lega e Forza Italia, che è la vera variabile da cui tutto dipende.
Vediamo in dettaglio quest’ ultima variabile. E’ vero che Salvini vuole fare il Governo con Di Maio, ma sa che Berlusconi, seppure al tramonto, è ancora potente e vendicativo e può avere l’ultimo colpo di coda, tentando di far cadere le Giunte di Lombardia e Veneto e delle altre città del Nord in cui sono alleati. Oppure può mettergli all’incasso le fideiussioni (…la situazione finanziaria della Lega è tragica). In tal caso bisognerebbero vedere cosa faranno i peones azzurri non solo in Parlamento, ma anche nei Consigli regionali del Lombardo-veneto.
Concludendo, si può dire che finirà con un Di Maio- Salvini… variabili permettendo. E se così non sarà e si insedierà un Governo del Presidente (con un premier che arriva via fax da Bruxelles, come ha detto Salvini), sostenuto dal voto dei parlamentari che non vogliono andare a casa, il sistema politico finirà di sputtanarsi ed allontanarsi dalla volontà popolare. Quest’ ultima è l’ unica variabile da cui non si deve prescindere in democrazia, altrimenti alle prossime elezioni i gialloverdi arriverebbero al 60%, proprio per evitare variabili…europee.
Ods