Nel precedente editoriale "e mo' viene il bello" scrivevamo, a commento della presentazione del Def, "... si potrebbe determinare una crisi politico- finanziaria a più livelli: da quella già vista nel 2011 (con la defenestrazione di Berlusconi, sostituito dal Governo Monti- Fornero)
fino ad arrivare a ciò che è accaduto in Grecia". Era chiaro che il livello di crisi politico-finanziaria sarebbe dipeso dalle reazioni di Commissione europea, Spread, Bce, Fmi e mercati. Non li ho elencati a caso, ma in linea cronologica con le rispettive reazioni. Ha iniziato ad innervosirsi la Commissione ed ha finito (per ora) il Fondo monetario con il taglio della stima di crescita. Manca solo il declassamento delle agenzie di reting e siamo al completo. Del resto il controcanto dei grandi giornali c'è stato fin dall' inizio. Per chi segue la politica, si tratta di un film già visto: 2011, Governo Berlusconi, che si dovette dimettere per l' alto e pericoloso livello raggiunto dallo Spread, per fare posto a Monti. Al quale il cavaliere cedette gentilmente il suo posto. E gli voto' pure la fiducia. C' è, tuttavia, una differenza: Berlusconi aveva un' azienda quotata in borsa e quindi aveva da perdere, mentre Salvini e Di Maio non hanno nulla da perdere da un eventuale crisi. Anzi, pensano di avere da guadagnare, continuando a scontrarsi coi poteri forti, poiché sono (siamo) in campagna elettorale. Ed in campagna elettorale si sentono anche Moscovici e Junker. È difficile prevedere se i due partiti di maggioranza soccomberanno ai diktat esterni, come fecero il già detto Berlusconi e Tzipras. Da come Di Maio e Salvini stanno reagendo in queste ore pare che non molleranno, almeno fino al rinnovo del Parlamento europeo. Peraltro i due hanno ancora il favore degli elettori. Ma attenzione: l' elettorato italiano non è un elettorato ideologico. O meglio, può anche votare perché sposa una causa, ma poi vuole risultati concreti in termine di ricaduta reale. Nel '48 gli italiani votarono la Dc e la mantennero al Governo fino al' 93, perché essa garanti lo sviluppo economico degli anni '60. Manterranno al Governo Lega e 5 Stelle se non arriveranno "benefici" per famiglie e disoccupati? E come faranno ad arrivare questi "benefici" se sono proposti a debito e cioè col danaro preso a prestito dai mercati?
Ods
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