Editoriali

borzacchini alfredo

Alfredo: un personaggio eclettico che dava spensieratezza a chi stava con lui

Saranno celebrati alle 16 di oggi pomeriggio, nella Cattedrale di San Giuseppe, i funerali di Alfredo Borzacchini, l’eclettico e noto personaggio locale, scomparso ieri all’età di novantadue anni. Alfredo, in arte Fred Boris, è stato un personaggio pubblico, che ho personalmente

incrociato in questo mio mezzo secolo di vita. L’ho conosciuto quando avevo sei anni, perché andavo a scuola con la figlia Dina, moglie del mio amico Carmine Castaldo. E ricordo nitidamente di come ne parlarono la notte di Natale del ’75 Don Piero e Don Lello (Artese) a casa di quest’ultimo, dove col nostro parroco eravamo andati Raimondo Pascale ed io per gli auguri di Natale. Il noto politico confidò al sacerdote di rigenerarsi dalle fatiche della vita pubblica, nelle giornate di caccia che trascorreva insieme ad Alfredo Borzacchini, “capace di farlo evadere dalla pesante quotidianità e di accompagnarlo in un mondo di fantasie fiabesche”. Cosa che avrei  verificato personalmente, dopo oltre un lustro, negli studi di Tmg, dove io conducevo un programma per giovani e Fred uno per bambini nella parte di nonno Boris. In quel periodo diventammo entrambi radioamatori, grazie alla comune passione che ci trasmise Tonino Masciale. E qualche anno dopo, ci candidammo al Comune: io a sostegno di Mariotti e Lui di Altieri. Non fu eletto, ma coinvolse me, giovane consigliere delegato al turismo, nel certame di poesie come membro della Giuria. Così, io ventenne e senza vena poetica, mi trovai, grazie a Lui, a giudicare poesie di Antonio D'Alfonso, Giuseppe Di Stefano ed altri poeti apprezzati. Fondò il Comitato civico e d’ufficio mi diede la tessera, che conservo ancora gelosamente, insieme al libro (uno dei tanti libri, scritti da Lui) dedicato a San Salvo: storia sansalvese in versi. Più tardi si mise ad onorare i caduti sansalvesi, premiandone uno all’anno. Nella cerimonia del 1988, appena dopo che mi ero congedato, mi fece passare in rassegna un picchetto militare col generale Bessi, che mi aveva punito solo due mesi prima. Poi scese nell’agone politico ed i suoi comizi erano seguitissimi; nel '92 si candidò con la Lega Nord di Umberto Bossi, che incontrò a Pescara, con Peppino Marzocchetti e Gregorio Muscianese.

Quando lo incontrai, per la prima volta, io avevo sei e Lui quarantacinque anni, durante i quali era stato attore, cantante, cantautore, poeta ed artista, soprattutto a Milano. Tornato a San Salvo, allorché io stesso lo incrociai, è stato – come abbiamo visto - cacciatore, radioamatore, partecipe alla vita sociale e politica, animatore di certame ed organizzatore di cerimonie. Quindi, può essere definito un personaggio eclettico…pieno di risorse, inventiva, creatività e fantasia. Un personaggio, dunque, che non si incontra tutti i giorni e che è un privilegio averlo avuto amico.

A testimonianza della sua sansalvesità, riporto una breve sua poesia, IL RITORNO, da cui si comprende sia la sua dinamicità ed ecletticità (con cui dava spensieratezza ad i suoi interlocutori), ma anche la pace, il senso di protezione, insomma la sua di spensieratezza, che riceveva a sua volta da San Salvo:

Menar pel mondo quasi

l’esistenza;

e poi tornar spossato

al tuo paese.

Ti senti spoglio d’ogni

pestilenza.

Ciao Alfredo  e grazie della Tua amicizia.

Ods

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