Editoriali

scatoletta tonno

La scatoletta di tonno

Grillo disse che i parlamentari del suo Movimento avrebbero aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno. Proprio cosi non è stato o comunque l' apertura (nel senso di scassinamento) non si è vista con l' evidenza con cui è  stata aperto un altro organo dello Stato: il Consiglio superiore

della Magistratura. Quest' ultimo, invece, è stato scassato proprio come una scatoletta di tonno, grazie alle intercettazioni di un giudice che col tonno condivide il cognome: tale Palamara, come aveva rilevato (e presagito) il presidente Cossiga.

La scatoletta di tonno del parlamentino dei magistrati, le sue dinamiche correntizie, la sua prassi clientelare (che antepone l' appartenenza delle camarille al merito) sono state squarciate come si fa col coperchio della scatoletta di latta che viene arrotolato da una chiavetta.
Per aprire il Csm e mostrare le sue cattive abitudini i 5 Stelle hanno usato il trojan con la legge spazzaccorrotti, voluta dal Guardasigilli pentastellato Alfonso Bonafede.
Il risultato è stato il duro colpo della credibilità, ricevuto dalla categoria dei magistrati simile a quello che ventisette anni fa ricevette la categoria dei politici. Ora le due categorie sono più vicine, nel senso che il bue non può dire cornuto all' asino.
Questo Paese, dopo il fascismo, puntò su consessi assemblearistici, dando potere e poteri ai gruppi (i partiti in Parlamento e nelle Regioni, le correnti nella Magistratura, i sindacati nei Consigli di fabbrica, le diverse componenti nelle scuole, l'equilibrio politici-funzionari con la Bassanini nelle aziende pubbliche ). Purtroppo l' assemblearismo ed il consociatismo hanno generato una diffusa degenerazione che ha bloccato il decisionismo, (superato con tangenti scambi di favori, abusi e ricatti). Per effetto di queste storture molte prsone perbene si sono allontanate dai circuiti decisionali e sono nati forti movimenti di protesta popolare e populista: ora siamo in mezzo al guado.
C'è chi dice che ci vorrebbe l' uomo forte e solo al comando. Ma si è visto cosa ha generato questa logica in Forza Italia.

Invece, ci vorrebbe l' elezione del leader (sindaco d' Italia) mitigato dai partiti che gli danno voti nelle assemblee elettive e legislative (come accade nei Comuni). Il problema è che per fare questa riforma ci vorrebbe una spinta propulsiva che solo uno "spirito costituente" può generare.  Purtroppo le continue liti di questo Governo non consentono tale spinta. Ed a breve...si conteranno solo le macerie, coi tonni avariati. Tuttavia la colpa non sarà tanto di chi aveva deciso di aprire le scatolette, quanto di chi ha fatto guastare il tonno

Luca Branda

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