"Il comparatico" si può considerare una "parentela fittizia, perché battezzando, cresimando o facendo da testimoni alle nozze si diventa, in qualche modo, parenti pur senza avere legami di sangue o di affinità.
Lo si diventa per libera scelta e non perché si è figli, nipoti, cugini. A scegliere chi deve diventare "parente fittizio" è una persona che deve farsi "cresimare" (ovvero avere il padrino per uno dei sacramenti della Chiesa cattolica apostolica romana) o che deve avere un testimone (nel senso giurudico-letterale) alle nozze. Ma possono dover scegliere anche i genitori di un neonato, che, per effetto di un altro dei sacramenti, devono trovare il padrino di battesimo al battezzando, per entrare nella famiglia dei cattolici cristiani. Il comparaggio, in questo caso, viene chiamato anche "sangiovanni" in riferimento al battesimo di Gesù officiato da San Giovanni, il Battista.
Antropologicamente, la parentela fittizia è stata anche il modo con cui i poveri hanno voluto legarsi ai più ricchi e potenti, per essere protetti. Proprio in virtù del dispoato evangelico di aiutare i poveri, i ricchi non possono rifiutare la richiesta di comparaggio.
In pratica, laddove un compare povero si lega ad uno ricco e potente si ripete, sia pure in chiave religiosa, il vassallatico. In questo caso il rituale con cui il signore medievale congiungeva le mani al suo vassallo per giurarsi fedeltà reciproca avviene in Chiesa di fronte ad un ministro di culto. Nel caso della cresima addirittura il rito è officiato da un vescovo.
Ma la scelta del compare non sempre è opportunistica. In molti casi avviene o per suggellare una sana amicizia o, tra emigrati connazionali di rito cattolico apostolico, per legarsi comunitariamente ancora di più, quale meccanismo di difesa di un' accoglienza quasi mai integrante.
Anticamente, le norme sociali fortemente vincolanti per gatantire il rispetto dovuto alla parentela fittizia impedivano che si creassero rapporti extraconiugali tra compare e commara. Anzi, imponevano al compare di proteggere la commara ove questa fosse restata sola per emigrazione o morte del marito. Ovviamente questa norma è stata spesso violata.
Nelle micro comunità di cultura contadina, come nelle comunità di paesani all' estero, il comparaggio è ancora molto sentito, perché la parentela fittizia tra non parenti (e quindi tra amici) diventa di fatto elemento di coesione sociale.
A Montalfano, popolosa frazione di Cupello, i compari e le commare hanno inventato una festa a loro medesimi dedicata. La qual cosa conferma l' importanza sociale di questi legami di comunità nella comunità, che, come detto, creano coesione sociale e non disgregazione e consentono a chi ha molti compari di ostentare il derivante prestigio sociale: più padrinaggi si fanno più si è potenti o amici apprezzati.
Ods