Non una semplice gita fuori porta, quella che ha coinvolto le classi I A e I B della scuola secondaria di I grado di Cupello “Don Nicola Saraceni”, ma un affascinante viaggio tra storia e natura.
L’uscita didattica a Popoli, organizzata dal dott. Orazio Di Stefano nell’ambito del progetto “Abitare i luoghi”, ha previsto due momenti: la visita alla Riserva naturale Sorgenti del Pescara e l’incontro con il dott. Pietro D’Amato, autore del libro su Corradino D’Ascanio ”Odissea di un inventore”.
Alle Sorgenti, i ragazzi si sono avvalsi di una guida assai autorevole, Piera Lisa Di Felice, la direttrice della riserva, la quale ha svelato i tanti segreti celati dalla vegetazione e dallo specchio cristallino di Capo Pescara, gorgogliante per le sessanta e oltre polle d’acqua che danno i natali al fiume: in primis i pioppi, piante idrofile che non a caso costituiscono il toponimo di Popoli, poi le querce, i lecci, i salici e, a digradare, le canne di fiume e di palude, simbolo della riserva. Sui fondali, che dall’alto assumono l’aspetto di una cartina geografica, il rosso delle alghe, il verde chiaro della “sedanina” di fiume, il verde scuro dei muschi e il bianco sporco delle polle. Nascosti tra le acque lievemente increspate di febbraio, i gamberetti di fiume, specie protetta e unica nel suo genere. Cifra distintiva e valore aggiunto di questo angolo di paradiso è la biodiversità, il fascino dei contrasti, lo stupefacente puzzle di nicchie ecologiche: il messaggio più profondo è stato proprio l’esaltazione della diversità come ricchezza, un messaggio che dovremmo tener presente anche nei rapporti umani, considerando cioè il diverso come una risorsa, non come un rischio o un ostacolo. L’equilibrio naturale purtroppo viene spesso violato, come dimostra il fatto che l’acqua limpida e pulitissima delle sorgenti cambi aspetto, quasi per un incantesimo maligno, quando scende a valle e incontra l’uomo. La natura, se viene rispettata, ha tutte le risposte alle nostre domande, basta saperle cercare.
È continua fonte di ispirazione, per chi la sa osservare: il popolese Corradino D’Ascanio, acuto e geniale osservatore, fece della biomimesi il punto di partenza per i suoi studi sul volo. L’inventore dell’elicottero si ispirò agli ortotteri che popolano le acque di Capo Pescara, le libellule. E proprio sulle alture intorno alle Sorgenti sperimentò i primi rudimentali voli. La natura, dunque, cornice e paradigma dell’antropizzazione e del progresso. Conclusa l’escursione, due componenti del Consiglio comunale di Cupello hanno consegnato una targa alla dott.ssa Di Felice, come ringraziamento e premessa per una futura collaborazione tra Popoli e Cupello.
Presso la sala consiliare del Municipio di Popoli, i nostri ragazzi hanno ascoltato con grande interesse la testimonianza di un appassionato studioso di D’Ascanio, il dott. D’Amato: sono rimasti particolarmente colpiti dal fatto che un inventore geniale, a cui si devono i brevetti dell’elicottero e della Vespa, simbolo di rivoluzione tecnologica e sociale, non abbia avuto grande fortuna, e che spesso abbia incontrato ostacoli sul suo cammino. Hanno preso appunti freneticamente e scattato decine di foto, un nutrito dossier che ritornerà loro utile in un lavoro pluridisciplinare appena avviato: un documentario su D’Ascanio, con il quale parteciperanno al concorso regionale sulla valorizzazione degli “Abruzzesi illustri”.
Un’uscita didattica, dunque, densa di contenuti e messaggi, sull’importanza di rispettare, valorizzare, esaltare la natura, i nostri tesori paesaggistici, la nostra storia.
Prof.ssa Laura Battista